HomeArticoliFestival: reportage e articoliLa luna nel pozzo: al via il Festival 2010 del Teatro di...

La luna nel pozzo: al via il Festival 2010 del Teatro di strada di Caorle

Teatro Envol Distratto

E’ 15 anni ormai che Caorle si fa culla per quell’insieme di arti performative che forse con troppa superficialità chiamiamo Teatro di strada, la semplicità lessicale nasconde però tutto un mondo di professionismo ad altissimo livello. Questo universo colorato, divertente e commovente al contempo sarà protagonista in provincia di Venezia con La luna nel pozzo 15° Festival del Teatro di strada.

L’evento animerà i luoghi di Caorle per tre giorni, dal 3 al 5 settembre ed è promosso dall’Amministrazione comunale di Caorle e organizzato dall’associazione culturale Arci Carichi Sospesi di Padova, con il patrocinio della Regione Veneto e della Provincia di Venezia, in collaborazione con l’Azienda di Promozione turistica di Caorle e il Consorzio PromoCaorle.

Marco Caldiron di Carichi sospesi, associazione che avevamo già conosciuto per la produzione dell’ottimo North B-east (che di circense non aveva nulla), ha costruito il festival attorno al tema del “teatro allo specchio”:

E’ nel poter entrare, attraversare lo specchio, che l’attore crea il suo universo: un mondo apparente eppure così vicino da apparirci, in alcuni istanti, l’unico possibile.
Il buffone ride della sua immagine riflessa perché in essa scorge le deformità che da sempre beffeggia negli altri: eccoci allora davanti alla platea, pronti a divertire, a prendere in giro, a canzonare il mondo, ma di fronte a noi c’è solo uno specchio deformante che rimanda all’infinito la nostra immagine.

E allora eccoci entrare nel vivo della manifestazione. Si comincia venerdì sera con la surreale performance Destinazione Luna di Eli Rudyzuli, protagoniste assurde biciclette; tra gli spunti più interessanti troviamo anche i dialoghi e le danze sospese della coppia di belgi Compagnie du Mirador con il loro Isséo!; la compagnia organizzatrice Carichi sospesi sarà invece protagonista con Mechanicae, dove il movimento del performer è estetizzato nell’utopia del volo; circo e teatro si compenetrano invece nel lavoro della Compagnia Piano C, il loro …Senza che?? trova nel linguaggio circense il veicolo di una drammaturgia di beckettiana memoria. Segnaliamo inoltre Road degli italiani Circo 238 e il clownesco Le lac du cygn degli italo-francesi Compagnie Envol Distratto

a cura di Andrea Pocosgnich

dal 3 al 5 settembre 2010
Caorle (Venezia) – www.festivalcaorle.it

vai al programma completo

Telegram

Iscriviti gratuitamente al nostro canale Telegram per ricevere articoli come questo

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Pubblica i tuoi comunicati

Il tuo comunicato su Teatro e Critica e sui nostri social

ULTIMI ARTICOLI

Orecchie che vedono: la danza che si ascolta a Gender Bender

Al festival bolognese Gender Bender molte sono state le proposte di danza, tra le quali sono emerse con forza il corpo resistente di Claudia...