Nella vorticosa girandola dei festival che anima il nostro teatro saltellando da nord a sud dello stivale, non è raro incappare in manifestazioni che seguono un trend, ovvero festival dove la contemporaneità viene scambiata con la ricerca di novità a tutti i costi, che nel peggiore dei casi si trasforma in incomunicabilità.
Il rischio di girare da un festival all’altro e incontrare gli stessi artisti o gruppi è dietro l’angolo. Forse anche per non incappare in questo errore, per non accettare con facilità un modello prestabilito e soprattutto radicato tra gli eventi del nord, la 14° edizione del Festival Castel dei Mondi si mette a riparo da questo tranello e disegna un programma più compatto e leggibile dello scorso anno, e che nasce dall’intelligente incrocio di esperienze internazionali con la vitale artisticità del sud (naturalmente in maggioranza pugliese) e qualche assaggio di quella generazione T, molto più presente precedente edizione, che infiamma proprio i festival del nord.
All’insegna dunque dell’ autonomia e originalità, tra le scelte più interessanti del direttore Riccardo Carbutti troviamo: i georgiani del Marjanishvili Drama State Theatre con The lady with the dog (la donna con il cagnolino di Anton Chekhov) in scena il 30 e 31 agosto; Adrian Howells in Foot washing for the Sole
spettacolo per uno spettatore alla volta; Les Apostrophes con L’écume de l’air; per quello che riguarda gli artisti nazionali sarà interessante seguire il nuovo lavoro di Teatro Minimo, Le scarpe, in scena il 26, 27 e 28 agosto; Cantieri Teatrali Koreja e Centar Za Kulturu di Smederevo (serbia) con Brat (fratello); Manifatture Knos e Induma Teatro in W l’anarchia; Compagnia Berardi Casolari Io provo a volare; la seconda tappa della Trilogia sull’individuo sociale di Mario Perrotta, i Cavalieri; Teatro sotterraneo con L’origine della specie (29 agosto).
Ma la forza del festival in questo caso non è solo proiettata dagli spettacoli che compongono l’interessante programma, infatti gli eventi di studio organizzati dalla rivista Hystrio propongono momenti di dibattito sul fare teatro con artisti come Babilonia Teatri (i quali proporranno anche una Classroom) e istituzioni come il Teatro Elfo Puccini di Milano.
L’appuntamento è dal 26 agosto al 5 settembre ad Andria.
a cura di Andrea Pocosgnich
Per il Festival sarà un’ assenza rumorosa quella di Ricci/Forte, convitati di pietra che non vedono ma di cui intuisci la presenza dappertutto.