Il settimo anno è sempre difficile, lo sanno bene le coppie sposate di cui sempre si dice una tassativa crisi. E in un tempo di crisi economica e culturale che un festival sia al settimo anno fa tremare i polsi, ma sembra ancora forte questo Voci di fonte, organizzato dal centro di produzione e ricerca teatrale laLut insieme al Comune di Siena. Il teatro che invade la città: le antiche fonti, ex cappelle, spazi bellissimi e inusuali saranno panorama, dal 15 al 23 giugno 2010, per il gesto dell’arte che ne muoverà l’antico sentimento a nuove bellissime emozioni. Questa, in fondo, la missione del teatro.
Il programma è assai ricco e alternerà spettacoli teatrali a concerti di musica, mostre fotografiche, danza, workshop, laboratori, tutto a promuovere una intensità espressiva che promette particolare efficacia; ad aprire la manifestazione sarà L’ultimo nastro di Krapp, con regia di Massimiliano Farau, il giorno 15 giugno; poi di lì a seguire ci sarà Maurizio Camilli con Col sole in fronte, Biancofango con Fragile Show, laLut presenta due lavori a firma l’uno di Giuliano Lenzi, tratto da Foster Wallace, B.I.C.U.S., e l’altro con regia di Francesco Pennacchia, dal titolo Festa. A chiudere un grande ritorno, quello del Teatro delle Ariette con L’estate. Fine. A corollario una serie di interessanti proposte laboratoriali come quella di Altre Velocità che propone un laboratorio di scrittura sulla critica teatrale, curato da Serena Terranova e Celeste Bellofiore, quello di drammaturgia con Francesco Pennacchia e Rita Frongia e tanti altri validi motivi per restare a Siena l’intera settimana.
Il focus della manifestazione, tuttavia, mi sembra debba andare ad alcuni progetti su tutti: in primo luogo la rivelazione internazionale 2010 Anna Tereshchenko, 24 anni, a presentare un monologo che si preannuncia di grande intensità, A Puskin. Poi come ogni anno il Premio Lia Lapini alla scrittura di scena, interamente nella giornata di domenica 20 giugno, che vedrà la proclamazione del nuovo vincitore e il debutto di Isola Teatro con Senza Lear, vincitori l’anno precedente. Ancora poi un progetto internazionale: sempre il 20 giugno sarà presentato il progetto vincitore della Creole Performance Cycle, performance teatrale itinerante che nascerà dall’incontro di artisti che, con differenti modalità e attraverso processi creativi diversi e residenze artistiche nei paesi partner del progetto, lavoreranno insieme per un breve periodo di tempo con l’obiettivo di costruire una performance dall’identità complessa e multipla; sarà questo il nucleo centrale del progetto Playing Identities: Migrazione, Creolizzazione, Creazione.
Simone Nebbia
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15 – 23 giugno 2010
Fonti di Pescaia
Fonti delle Monache
Santa Maria della Scala
Sala Lia Lapini
Fortezza Medicea
(Siena)