Nel clima di omofobia dilagante che invade la capitale italiana, tra isteria cattolica e neofascismo, il teatro e l’arte sembrano essere gli unici luoghi aperti alla convivialità e all’incontro di culture e modalità di vita differenti. Non è un caso se il Teatro Piccolo Eliseo, ospitando lo spettacolo Macadamia Nut Brittle degli idolatrati Ricci e Forte, sia stato uno dei luoghi più frequentati di questo fine Maggio e se, nonostante i pareri discordanti, lo spettacolo dei due sceneggiatori della prima serie del telefilm I Cesaroni, come racconta Andrea Pocosgnich (leggi la recensione), abbia conquistato platee e critica. Al di là del tipo di linguaggio utilizzato a catturare l’attenzione è il ritorno esuberante di tematiche appartenenti ad un micro-mondo che improvvisamente si estendono ad una collettività che si ritrova identicamente immersa in una crisi culturale, sociale ed economica.
Proprio Macadamia Nut Brittle fu presentato poco più di un anno fa all’interno della rassegna Garofano Verde curata da Rodolfo di Giammarco e ospitata dal Teatro Belli di Roma. Oggi questo evento, giunto alla sua diciassettesima edizione, conferma la sua importanza non solo nel panorama della cultura GLBT ma anche in quello della scena teatrale, crocevia di linguaggi e ideologie, di estetiche differenti, di disuguaglianze che per un attimo riescono a trovarsi unite tanto nell’espressione artistica, quanto nella vita.
Sostenuta dal Comune di Roma – Assessorato alle politiche culturali e della comunicazione e dalla Casanova Multimedia di Luca Barbareschi, l’edizione 2010 di Garofano Verde – scenari di teatro omosessuale, sarà ospitata dal Teatro Belli dal 3 al 23 Giugno.
«Questa rassegna fa leva su esclusivi motivi intellettuali e creativi di militanza scenica e riconferma la propria vocazione a tracciare un terreno comune coinvolgente poetiche e trame sociali, ma anche più tipi di solidarietà di autori-attori-registi, di partner sostenitori (inedita davvero, quest’anno, la condivisione del sostegno tra una istituzione pubblica come il Comune di Roma e una realtà privata come la società di Luca Barbareschi), e di più pubblici indistinti» scrive Rodolfo di Giammarco e costruisce la sua rassegna come una concatenazione di “attraversamenti”.
Primo fra tutti il percorso tra i differenti generi teatrali: «Dalla performance pura, alla messa in luce più intima di una caratterialità solitaria di radice gay di certi personaggi di repertorio», dal teatro esilarante e provocatorio di Antonio Rezza e Mastrella che aprirà la rassegna il 3 Giugno con lo spettacolo Doppia identità elevata al superficiale (i due artisti riprendono alcuni frammenti del loro repertorio adiacenti al tema dell’omosessualità), al tagliente Off di Michael Kearns; dai corti teatrali diretti da Daniele Muratore (11-13 giugno) all’analisi del confine tra mondo etero e mondo gay condotta da Luciano Melchionna in Piccole Stanze di dignità omosessuale (15-18 giugno), passando infine, per il concerto-performance di Alessandro Fea e Michele Balducci Spell (9 giugno).
Dal camp al dramma, dall’irriverenza alla sensualità, dall’amore al dolore, Garofano Verde attraversa la cultura queer per raccontare storie di donne e uomini, per «comprendere e sdrammatizzare, per produrre forme di dialogo tra persone e persone», per distruggere nicchie e categorie civili, per puntare una lente di ingrandimento su frammenti di vita capaci di diventare il mondo di ognuno.
Matteo Antonaci
dal 3 al 23 giugno 2010
Teatro Belli – www.teatrobelli.it
Roma