Anche per il Teatro Eliseo è arrivato il momento di mostrare quello che c’è sotto il telo, e certo non siamo di fronte a nulla di sorprendente, anzi emerge nettamente la caratteristica commerciale del teatro gestito da Massimo Monaci, per carità come dargli torto, è un teatro privato (anche se di interesse pubblico) e deve far quadrare i conti, poi si sa siamo in crisi (ormai è certificata) e allora ecco un affollarsi di produzioni con divi e registi più o meno da “cassetta”. Fare teatro è tornato di moda, e può essere anche un buon metodo per riprendersi dai frenetici ritmi di cinema e tv! Non lo sapevate? Se non ci sono altre domande sarà lo spettacolo scritto e diretto da Paolo Virzì per Silvio Orlando, avremo anche un Romeo e Giulietta addirittura con Riccardo Scamarcio, per la regia di Valerio Binasco, e poi il classico ormai dell’Eliseo, ovvero Leo Gullotta che quest’anno porterà in scena Le comari di Windsor di Shakespeare, torna anche Paolo Poli con Il mare (questi tutti prodotti o co-prodotti dal Tetro Eliseo), sarà invece Leo Muscato a dirigere Elisabetta Pozzi in Tutto su mia madre (dal celebre film di Almodovar). Grande aspettativa è riposta poi in Napoletango di Giancarlo Sepe, un progetto di grande respiro in coproduzione con il Napoli Teatro Festival (del quale è possibile addirittura vedere le prove in streaming via web), storia di una famiglia di danzatori di tango a Napoli.
Attenzione però perché anche quest’anno la sala di via nazionale riesce a mettere a segno alcuni colpi interessanti: tre produzioni internazionali (le prime due in collaborazione con Romaeuropa), Chouf Ouchouf , il circo acrobatico di Tangeri; Incendies, scritto e diretto da Wajidi Mouawad, autore canadese e libanese di origine considerato tra i più importanti al mondo (è stato anche artista associato ad Avignone) e Interiors di Matthew Lenton ispirato a L’Intérieur di Maurice Maeterlink; sul versante italiano invece sarà Antonio Latella con [H] L_Dopa a chiudere la stagione della sala grande.
Anche la sala piccola intitolata a Giuseppe Patroni Griffi mostrerà poche sorprese e poco spazio per una coraggiosa sperimentazione sui nuovi linguaggi: interessante il lavoro di Maria Paiato su l’Erodiade di Testori per la regia di Pierpaolo Sepe; ritorna Giampiero Rappa, dopo Sogno d’amore dell’anno passato, con Prenditi cura di me; Carlo Cecchi porta Sogno di una notte di mezza estate, da seguire sarà anche Avevo un bel pallone rosso di Angela Demattè vincitrice dell’ultimo Premio Riccione; da febbraio 2011 il consueto appuntamento con la rassegna Romacittàteatro porterà in scena, nei suoi momenti più interessanti, Rolando Ravello, Ninì Bruschetta con un testo di Mattia Torre, Mimmo Cuticchio, Vincenzo Pirrotta e Scimone e Sframeli
Andrea Pocosgnich
Val al programma della sala grande del Teatro Eliseo per la stagione 2010/2011
Val al programma 2010/2011 del piccolo Eliseo Patroni Griffi