Proprio mentre la maggior parte dei teatri sta per sparare le ultime cartucce trascinandosi stancamente verso la fine di stagioni più o meno deludenti, mentre le grandi sale, private o pubbliche che siano, presentano in pompa magna i calendari 2010/2011, ecco spuntare all’orizzonte Argot Off.
Alla “triade” artistica (Tiziano Panici, Francesco Giuffrè e Francesco Frangipane) che si è presa l’onere di determinare un drastico cambio di rotta nella programmazione dello storico teatro trasteverino, non è bastato presentare una stagione di ottimo livello (quest’anno abbiamo apprezzato lavori come Kvetch di Tiziano Panici, Gaetano Ventriglia con il Premio Dostoevskij, il Delitto e Castigo di Francesco Giuffrè), ma addirittura “si permette” di presentare per il secondo anno una rassegna Off, un vero e proprio calendario di spettacoli selezionati durante i mesi passati attraverso un bando pubblico.
Non una semplice rassegna a margine della stagione ufficiale, ma quasi una seconda stagione per quantità di proposte e modalità di presentazione: 8 saranno gli spettacoli, se ne alterneranno così due per settimana e ognuno avrà a disposizione 3 repliche.
Andando poi a leggere nello specifico le schede dei singoli lavori, notiamo anche con piacere, come nella viva mescolanza linguistica degli spettacoli si sia determinato un aspetto comune che può essere riconosciuto nella “tematica sociale”. Ecco allora Rec di Pietro Piovani, con Silvia Siravo per la regia Norma Martelli, ad aprire la rassegna il 4 giugno, spettacolo sull’amore e sulla difficoltà nel raggiungerlo quando gli ostacoli sono fisici; North B-East di Carichi sospesi che mette in scena le derive leghiste di “Padania City”; oppure la storia raccontata attorno ad un treno tra un affiliato della ‘ndrangheta e un professore è Treno con Arcangelo Iannace, Francesco Spaziani e la regia di Elodie Treccani; e poi Even Teatro con Studio per un teatro clinico, dove malattia, reclusione e sofferenza si nascondono dietro all’assurdo gioco del “far teatro”; e ancora la riflessione sul nostro occidente europeo di David Craig con Europe messo in scena dall’ Associazione Culturale D.A.N.A.D., incuriosisce anche il work in progress Madama Cie – Rievocazioni estemporanee di una divisa scoppiata di e con Alessandra Magrini dove è un tutore dell’ordine ad andare in crisi di fronte alla barbarie razzista a cui lo costringono, spettacolo che poi per una serata diventerà musicale incontrando i suoni degli Assalti Frontali; chiude la rassegna Mondocane, scritto e diretto da Pietro Faiella con l’interpretazione di Luca Di Prospero, Antonio Spadaro, Flavio Francucci, “una storia tragica. Una storia di sudori, liquidi seminali e sangue” dove linguisticamente è il dialetto a essere protagonista.
Ma non è tutto, quest’anno la rassegna, è impreziosita dai lunedì di Suite_Argotmentando, ovvero una serie di spettacoli, a ingresso gratuito, messi in scena dagli allievi della Master Class tenuta da Roberto Latini, Ilaria drago e Maurizio Panici.
Noi di Teatro e Critica non solo seguiremo l’evento proponendovi come al solito gli articoli degli spettacoli più interessanti, ma questa volta ci sporcheremo le mani fino in fondo, collaboreremo con la direzione artistica costituendo un osservatorio critico che cercherà di capire quale dei lavori presentati ad Argot Off sia pronto per una settimana di repliche nella stagione ufficiale del prossimo anno. Un ruolo critico però lo avrà anche il pubblico che con il proprio giudizio contribuirà al risultato finale. L’appuntamento dunque è per il 4 giugno in Via Natale del Grande 27.
Andrea Pocosgnich
Per votare
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