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Terzo Millennio: al Teatro Colosseo il nuovo spettacolo di Olivieri Ravelli Teatro

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Che strano presentare uno spettacolo che arriva a Roma dopo aver debuttato con regia di Reinhold Ulrych, otto anni fa, al Theater Im Keller di Graz, in Austria, come si evince a scorrere la breve ma straniante rassegna stampa, per la prima volta fatta da nomi a noi non così noti. Qualcuno me ne diceva di repliche e prove romane completamente folli di quel periodo, così mi sono incuriosito ed ecco arrivato a Roma Terzo Millennio – un omaggio all’esistenza, questo lavoro di Olivieri Ravelli Teatro, sotto diretta responsabilità di Fabio Massimo Franceschelli che per capacità di stupore e indipendenza artistica è sempre una garanzia. Quindi non è un caso che io parli di diretta responsabilità: Franceschelli ha di bello che si fa carico della portata dei suoi spettacoli, come già abbiamo avuto modo di intendere dal recente Appunti per un teatro politico, la sua capacità di debordare oltre confini consoni è una misura che ci rende il suo estremismo culturale, e dunque anche lo stimolo che mi incuriosisce per questo debutto.

Il lavoro è un atto unico in due quadri, tre personaggi che aspettano, interpretati da tre attori che sono Francesca Guercio, Claudio Di Loreto, Alessandro Margari, mentre sia il testo che la regia sono dello stesso Franceschelli. Il testo a forte impronta dialogica si propone come forte critica analitica alla contemporaneità, ma tutto questo ruoterà attorno ad un’attesa di un evento conclusivo su cui, tuttavia, è il caso di tenere il massimo riserbo. Lo spettacolo sarà in scena al Colosseo Nuovo Teatro, nell’ambito della rassegna Ubu Rex – il teatro che divora, dal 13 al 18 aprile 2010.

Simone Nebbia

Dal comunicato stampa:

La pièce rappresenta un luogo surreale non specificato (potrebbe essere un’isola, un deserto, una città, una stanza) ove tre personaggi altrettanto surreali – la Donna, il Maiale, il Pescatore – si impegnano in un dialogo serrato, sincopato, carico contemporaneamente di aspetti drammatici e di forte umorismo. Il tutto è concepito come un crescendo di tensione e di attesa, che nei momenti finali raggiunge il parossismo sino ad esplodere per il sopraggiungere fulmineo di un EVENTO particolare, più volte annunciato nei dialoghi che lo precedono.

Questo spettacolo ha debuttato leggi la recensione

in scena
dal 13 al 18 aprile 2010
Teatro Colosseo
Roma

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