Lo Stabile di Torino lo ha abbandonato a o pochi metri dal traguardo: i costi erano lievitati, d’altronde lo spettacolo aveva preso la piega delle 12 ore, dunque anche attori, materiali e spese si moltiplicavano. Si trovarono insomma di fronte a un dilemma, credere o non credere in uno spettacolo così lungo e impegnativo? Era il periodo nel quale i teatri si trovavano di fronte ai nuovi tagli sui finanziamenti, dunque la risposta è arrivata velocemente e lo spettacolo è stato cancellato.
Fortunatamente non tutto va perduto, ovvero un anno e mezzo di lavoro: Mario Martone (direttore dell’istituzione torinese), di fronte a un consiglio d’amministrazione che per una differenza di 110.000 euro stava per abbandonare uno dei più importanti progetti teatrali degli ultimi anni, propone di mettere a disposizione i contratti degli attori e permettere a Peter Stein di realizzare delle prove aperte nella sua tenuta di San Pancrazio in Umbria.
Così nasce I demoni, sotto una stella infausta affascina pubblico e critici nelle 12 ore di spettacolo del workshop aperto, ma ormai è troppo tardi, lo stabile si è tirato indietro. Poi arriva il premio più ambito, l’Ubu, e si capisce che l’opera monumentale di Stein non può morire così, si fa avanti il Napoli Teatro Festival che lo inserisce in un programma altrettanto utopistico per durata degli spettacoli. Di pochi giorni fa è invece l’ultima notizia: lo spettacolo avrà anche una tournée nazionale ed internazionale e sarà prodotto da Tieffeteatro – Teatro Stabile di Innovazione diretto da Emilio Russo e da Wallenstein Betriebs-GmbH Berlino dello stesso Stein in collaborazione con Napoli Teatro Festival Italia. Il debutto è previsto per il 22 maggio all’Hangar Bicocca di Milano, i 30 attori si sposteranno poi a Vienna, Amsterdam, Napoli, Ravenna, Atene e New York toccando praticamente alcuni tra i festival più importanti del mondo, chissà se a una delle date previste (sono disponibili solo quelle estive per adesso) tra il pubblico si nasconderà qualche consigliere d’amministrazione dello stabile tornese a mangiarsi le mani con le lacrimucce agli occhi.
a cura di Andrea Pocosgnich
Di seguito lo spettacolo in alcune foto di Andrea Boccalini:
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I DEMONI
da Fëdor Michailovič Dostoevskij
adattamento originale e regia Peter Stein
con
Antòn Lavrént´evič Grigoreiev – Andrea Nicolini
Stepàn Trofímovič Verchovenskij – Elia Schilton
Varvara Petrovna Stavrògina – Maddalena Crippa
Praskov´ja Ivànovna Drozdova – Maria Grazia Mandruzzato
Nikolàj Vsévolodovič Stavrogin – Ivan Alovisio
Pëtr Stepànovič Verchovenskij – Alessandro Averone
Ivàn Pàvlovič Šatov – Rosario Lisma
Alekséj Nilyč Kirillov / Tichon – Fausto Russo Alesi
Lizaveta Nikolàevna Drozdova – Irene Vecchio
Dar´ja Pàvlovna Šàtova / Mar´ja Ignàt´evna Šàtova – Franca Penone
Mar´ja Timoféevna Lebjàdkina / Arina Pròchorovna Virghínskaja – Pia Lanciotti
Ignàt Lebjadkin – Franco Ravera
Mavrikij Nikolàevič – Paolo Mazzarelli
Júlija Michàjlovna von Lembke – Paola Benocci
Andréj Antònovič von Lembke – Graziano Piazza
Liputin – Giovanni Visentin
Virginskij – Carlo Bellamio
Šigalëv – Fulvio Pepe
Ljamšin – Luca Iervolino
Erkel´ – Riccardo Ripani
Gaganov / insegnante zoppo / principe Armando de Ceccon
Fed´ka / ginnasiale – Matteo Romoli
Tichon – Peter Stein
Alekséj / professore / il maggiore – Nanni Tormen
studentessa – Federica Stefanelli
ragazza / donna magra – Antonia Renzella
al pianoforte Arturo Annecchino / Giovanni Vitaletti / Massimiliano Gagliardi
assistenti alla regia – Carlo Bellamio, Markus Stein
sarte – Mariella Visalli, Daniela Petumia
musiche di scena – Arturo Annecchino
scene – Ferdinand Woegerbauer
costumi – Anna Maria Heinreich
luci – Joachim Barth
fotografi di scena – Tommaso Le Pera, Andrea Boccalini