Viaggerà su due differenti binari la diciassettesima edizione del festival Fabbrica Europa, uno tra i più importanti eventi dedicati alla ricerca artistica e alle nuove espressioni teatrali. Dal 6 al 25 Maggio il festival occuperà la Stazione Leopolda, teatri e spazi culturali messi a disposizione dalla città di Firenze facendosi portavoce e lente di ingrandimento di due differenti problematiche: il rapporto tra oriente e occidente e quello tra arte e scienza. Con il primo binomio Fabbrica Europa conclude il ciclo triennale nato per indagare i rapporti artistici tra l’Europa e il resto del mondo. Dopo l’indagine sulle relazioni tra Europa, Mediterraneo e Africa analizzate nell’edizione 2008 del festival e quelle tra Europa e Americhe, analizzate nella successiva edizione, questa volta Fabbrica Europa porta il suo sguardo fino all’oriente, studiando, attraverso i linguaggi dell’arte, i percorsi, i nessi, le suggestioni, le somiglianze, i contrasti e le tradizioni che dividono/uniscono l’oriente all’occidente. Si parte dal continente cinese attraverso la danza della Shen Wei Dance arts education Project; che il 6 maggio presenterà Mychelial Sketches, work in progress, risultato di un percorso formativo di sette settimane che un gruppo di venti giovani danzatori ha intrapreso con la Shen Wei dance arts di New York e sotto la supervisione dello stesso Shen Wei, in scena il 15 Maggio con lo spettacolo Re (I, II, III). Dalla Cina si passerà direttamente alla Corea con la danzatrice Young Ho Nam che l’8 Maggio porterà in scena la sua reinterpretazione di Une femme corèenne. La stessa giornata sarà attraversata dalle sonorità di Back to Mongolia, una serie di esibizioni musicali fra tradizione sciamanica e ritualità elettronica.
Declinazione dei linguaggi e dei diversi codici artistici, visioni in bilico tra la realtà occidentale e quella orientale in grado di orientarsi verso un percorso comune, verso la definizione di un nuovo futuro: è questo il punto di incontro con il secondo binomio che investe l’edizione 2010 del festival Fabbrica Europa, ossia il rapporto tra arte e scienza.
In questo incrocio di linee, come sfumature linguistiche, si insidiano gli spettacoli di gruppo nanou e Compagnia Krypton: i primi presenteranno, l’8 e il 9 Maggio, le prime due stanze (tappe) del progetto Motel [faccende personali], mentre la seconda compagnia porterà in prima nazionale Il ponte di pietra, progetto sulla possibile azione salvifica del teatro e sull’utilizzo di particolarissimi sistemi illuminotecnici. Approcci artistici alle nuove tecnologie saranno quelli indagati da Santasangre con Framerate_0 (dal 7 al 9 Maggio), Granular Syntesis con Areal (7 Maggio) e Frèderic Flamand/ Ai Weiwei/ Ballet National de Marseille che il 20 Maggio presenterà in prima nazionale La vérité 25 x par seconde, riflessione sulla mutazione della percezione e sullo stato del corpo in rapporto alle evoluzioni tecnologiche. Non meno importante la presenza di Jan Fabre che, con la sua compagnia, presenterà il 12 e 13 Maggio la pièce ASDDD
Fabbrica Europa 2010 sembra voler partire dall’occidente per attraversare l’oriente e disegnare un nuovo mondo attraverso la scienza e le nuove tecnologie, tra arte, istallazioni, performance e dj set.
Per info e calendario completo:
http://fabbricaeuropa.ffeac.org
Matteo Antonaci