Questo spettacolo è andato in scena, leggi la recensione
E’ una settimana piena di debutti quella che si appresta a venire, e non parlo solo dei grandi nomi, quelli più attesi come Latella all’Argentina con Aristofane oppure Turturro a Torino, largo dunque anche ai giovani, a coloro che sgomitano per uno spazio nel quale poter mostrare il risultato di una faticosa ricerca artistica. Puntando i nostri riflettori su Roma questo è proprio il caso degli Omini, la compagnia toscana sarà nella capitale per una due giorni all’Angelo Mai.
Per chi non lo sapesse l’Angelo Mai ha riaperto e lentamente sta tornando ad essere cruciale nei rapporti culturali ed artistici della città. Parlo chiaramente di un progetto terminato 3 anni fa e che ebbe la forza di captare le migliori forze artistiche della città (ovvero quando la gente faceva la fila per andare a teatro o a un concerto), poi sappiamo come è andata a finire: la cecità dell’amministrazione comunale, gli interessi dei borghesucci romani e lo sgombero. Ora quel collettivo di persone ha ottenuto e riqualificato un altro spazio in via delle Terme di Caracalla, confidiamo che anche questo sarà lo spazio dell’ arte e dell’immaginazione come lo era il vecchio Anelo Mai nel Rione Monti.
Mi scuseranno gli Omini se ho sottratto qualche riga a questo articolo destinato a presentare un loro spettacolo, ma era doveroso. Gli Omini d’altronde sarebbero dovuti andare in scena al Rialto, altro spazio autogestito, troppo intelligente per rimanere aperto. Ma quando una cosa è nell’aria non la fermi e allora il “Rialto” diventa organismo distributivo e sfruttando gli spazi amici riesce comunque a portare in scena gli artisti che aveva invitato nella sua stagione. Così è successo per spettacoli come Metrocubo di Roberto Caccavo al Furio Camillo e così succederà per gli Omini che porteranno la loro ultima fatica 7 Novembre proprio all’Angelo Mai.
In questo spettacolo (vincitore del premio della giuria popolare all’ultimo Festival Visioni) che sarà in scena il 23 e 24 gennaio, gli Omini per un attimo abbandonano il solito metodo di lavoro, quello con cui hanno costruito spettacoli come CRisiKo per intenderci, ovvero la ricerca socio-antropologica. Gli Omini se ne andavano in giro per i piccoli comuni dell’Italia per intervistare, documentare e raccontare così il nostro paese distorto. Con 7 Novembre, il gruppo nato nel 2006 a Pistoia, cambia registro e inizia a collezionare il maggior numero di informazioni possibili su ciò che è accaduto proprio in quel giorno: il 7 novembre 2008. A pensarci bene è una soluzione nettamente contraria: partire dalla gente che abita comuni sconosciuti del centro Italia condensa una sorta di verità inappellabile, costruire invece uno spettacolo da quello che i media hanno raccontato su un dato giorno a quali paradossi può portare? E anche per questo è un appuntamento imperdibile.
Dalle note di accompagnamento dello spettacolo:
Strappare a viva forza un giorno all’oblio. Un giorno solo, uno a caso. Sottrarlo dal finire nell’ingrato mucchio dei tanti giorni passati, per renderlo un giorno eternamente presente. Un giorno uguale a tutti gli altri, e per questo un unico, irripetibile giorno qualsiasi. Prendere un giorno e renderlo inutilmente, vanamente importante. Solitamente serve qualcosa di grosso ad un giorno per rendersi riconoscibile: Nascita del Signore, Resurrezione, Liberazione, Grande Esplosione, Immacolata Concezione. Si contano su una mano i giorni illustri: gli altri fanno numero. Danno Spessore. Giustificano i calendari, riempiono le settimane, cadenzano il ritmo vitale. Ripetitivamente ti accompagnano stordendoti alla fine dei giorni. I giorni infiniti finiscono per ognuno di noi una volta per tutte.
Questo spettacolo è andato in scena, leggi la recensione
Andrea Pocosgnich
redazione@teatroecritica.net
in scena
23 e 24 gennaio 2010
Angelo Mai
Roma
ore 21:00
biglietti: 7 euro
7 NOVEMBRE 2008 – UN GRADEVOLE SPETTACOLO PACCHIANO
Una coproduzione GLI OMINI/KILOWATT FESTIVAL
Scritto a ARMUNIA
Provato a L’ARBORETO – TEATRO DIMORA DI MONDAINO
Studiato, composto, diretto, interpretato e bestemmiato da RICCARDO GORETTI, FRANCESCO ROTELLI, FRANCESCA SARTEANESI, LUCA ZACCHINI.
Musiche ed elaborazioni sonore di MARCO CANACCINI
Elaborazioni grafiche di OBOSTUDIO
La faccia de “IL PIRULONE” è di ANTONIO CUGNETTO
L’abito femminile è di CLOTILDE
Leggi anche 7 Novembre 2008: Gli Omini a Kilowatt Festival
Come sempre, ottimo.
Se vieni chiamaci al ****** per essere nostro graditissimo ospite.
Rick e Gli Omini tutti.