TEATROLOSPAZIO.IT
Via Locri, 42/44 ‐ Tel. 06 77076486
www.teatrolospazio.it – info@teatrolospazio.it
da martedì a sabato 21:00
domenica 17:00
05 ‐ 10 gennaio 2010
ASSOC. CULT. ALIDA VALLI
MORRISON HOTEL
di e con Pierpaolo De Mejo e Valerio Cosmai
regia di Edoardo Sylos Labini
E’ il 1964. Jim Morrison è il leader indiscusso del gruppo rock dei Doors: fa abuso di alcolici e droghe e
provoca il pubblico durante i concerti con le sue visoni. Se però si scava a fondo, si scopre la profondità
dell’essere umano. Uno spettacolo in cui teatro e musica si fondono, rendendo omaggio all’idolo Jim
Morrison, ricordandolo come filosofo e uomo di cultura, peculiarità nascoste dietro alla figura del bello e
dannato. Attraverso le celebri canzoni dei DOORS, eseguite dal vivo, verrà descritto il “Morrison pensiero”
che l’ha accompagnato verso l’incontro con la sua unica e inesorabile amica: la Morte. Il “Re Lucertola” è sul
palco, racconta la sua vita, i suoi scritti. Una band di musicisti lo aiuta a ricordare: nessuna maschera,
nessun trucco, è solo la sua poesia.
12 ‐ 17 gennaio 2010
ASSOC. CULT. EXSTRA
UN DIAMANTE NELLA FRONTE
drammaturgia e regia Caterina Spadaro
movimento scenico Monica Lavezzari
Lo spettacolo, antiretorico e passionale, attraverso i diversi capitoli coi quali si racconta ‐ che segnano,
attraverso il testo, alcuni fra i più importanti conflitti mondiali ‐ esplora una terra di nessuno, facendola
esplodere nella bellezza quotidiana di un gesto, che è insieme danza del corpo e del cuore, fusione di canto,
risata catartica della condizione in cui sta il soldato, violenza dell’azione e condizione emotiva, nell’atto di
denuncia o nel grido di rabbia contro la guerra, nell’esposizione della propria diversità, del proprio io, alla
ricerca della libertà. L’azione scenica è segnata così dalla battaglia interna ed esterna dei personaggi
sempre in lotta e in combattimento con se stessi, con gli altri e con Dio , perché “non si trova il perché di
tutto ciò”.
19 ‐ 24 gennaio 2010
ASSOC. CULT. OVERLOOK
L’ULTIMO RESPIRO
di Reza de Wet
regia Massimiliano Zeuli
con Greta Bellusci, Francesca Degl’Innocenti
L’ultimo respiro (Breathing in) di Reza de Wet è una storia d’amore “nero”. Anna, alchimista esperta di
erbe, si prodiga per curare la figlia Annie, molto malata: la scalda, la veste a festa e la costringe a non
addormentarsi, sostenendo che altrimenti sprofonderebbe in un sonno eterno. E’ una notte tempestosa;
aspettano qualcuno. Anna è convinta che tale incontro sia l’ultima speranza di vita per la figlia, come lo
erano stati gli altri, d’altra parte. Ed ecco che giunge Brand, giovane ufficiale, per sincerarsi delle condizioni
di salute del generale ferito durante la guerra che da anni li tormenta, e che Anna sta curando. Brand si
troverà ad affrontare una terribile scelta. Alchimia, sogno e maleficio nutrono un amore condannato
all’eterno sacrificio da vivere fino all’ultimo respiro.
26 ‐ 31 gennaio 2010
ZERKALO TEATRO
INTERVISTA AI PARENTI DELLE VITTIME
di Giuseppe Manfridi
spettacolo sonoro di Alessandro Machìa con Maria Teresa Martuscelli
Un monologo femminile in cui a parlare è la sorella di una donna trovata morta per overdose sulla panca di
una chiesa. Nemmeno durante l’intervista concessa a una televisione, quando ha la possibilità di vendicarsi
della sorella modificandone la biografia e raccontando la sua verità (l’odio per una sorella più amata nei
confronti della quale ha sempre vissuto all’ombra), dichiara solo quello che il regista vuole sentire per
confezionare l’ennesima mitologia televisiva: il fatto di cronaca con tanto di lacrime pre‐confezionate. Un
monologo bruciante che riflette sulla natura complessa dell’identità in rapporto all’identificazione. Il
monologo indaga la possibilità che una vita che rimane possa prendere le sembianze di quella che non c’è
più, realizzando il desiderio di essere l’Altro.
TEATRO DUE
Vicolo Due Macelli, 37 – Tel. 06 6788259
ww.teatrodueroma.it – teatrodueroma@virgilio.it
da martedì a sabato 21:00
domenica 18:00
9 ‐ 14 febbraio 2010
IL CARRO DELL’ORSA
di Antonia Brancati, Cinzia Villari, Paola Pascolini, Maddalena Fallucchi
con Francesca Romana Degl’Innocenti, Beatriz Prior Fernandez, Antonina Stolyarchuk, Tatiana Zapolnova,
Daphne Lyanaki, Sara Meloni
regia di Maddalena Fallucchi e Lorenzo Profitta
Otto giovani donne, di diversa estrazione sociale e di nazionalità diverse, sono assieme sul palco e
raccontano una storia. Una giovane donna torna a casa dal lavoro e trova nell’armadio di casa un uomo
morto con un particolare: l’uomo indossa calze e scarpe da donna. E’ così che da questo punto di partenza,
un po’ misterioso, le signore si trovano ad interagire l’una con l’altra. Alcune di loro non sono
italiane…riusciranno a capirsi tra loro? Le accomuna tutte la stessa, forsennata passione per le calzature. Da
qui si dipana la vicenda, comica e tragica assieme, che mette a nudo l’anima delle protagoniste e il loro
rapporto con gli uomini, rivelando la fragilità, la tenerezza e anche la forza del mondo femminile.
16 ‐ 21 febbraio 2010
ERAS
LA GUERRA DEL PADRE, LETTERE DAL FRONTE DI FRANCESCO GESUALDO
di Gerry Gherardi
regia Federica Picone
con Gerry Gherardi, Luca Giliberto
Anno 1915, Francesco Gesualdo lascia la Sicilia e si trasferisce a Roma per frequentare l’università che
rimarrà solo un sogno per lui, visto che lo stesso anno si arruola nell’esercito e parte per il fronte. E’
sottotenente di fanteria, ma soprattutto Francesco è un giovane pieno di speranze di giustizia che presto si
trova ad affrontare la dura realtà della guerra, combattendo insieme ad altri giovani in condizioni al limite
dell’umano e vedendo morire sotto i suoi occhi migliaia di soldati suoi coetanei. Veniamo a contatto con un
mondo che fa paura, ma che fa anche riflettere sul sacrificio di coloro che hanno perso la vita nella prima
guerra mondiale, una guerra sporca, estenuante, come forse non ce ne sono più state.
23 ‐ 28 febbraio 2010
COMPAGNIA TEATRALE LABit
OGNI COSA VIVA. MORTE E VITA DI EGON SCHIELE
regia Gabriele Linari
con Gabriele Linari, Ottavia Nigris Cosattini
A cinque anni dal primo studio sul pittore viennese Egon Schiele, il nuovo spettacolo è dedicato alla sua vita
e alla sua opera: un turbine di suggestioni, una storia avvolta nell’Eros e nell’Arte. Il LABit intende tornare
completamente al pittore, al suo mondo concettuale, alla sua vita, alla sua complessa personalità. Si porta
in scena la figura di Egon Schiele, affiancato da un personaggio femminile (che sarà, di volta in volta,
moglie, modella e amante) attraverso un testo inedito ispirato agli scritti e alle lettere dell’Artista, in bilico
tra sogno, opera e realtà. I quadri prenderanno vita, la vita prenderà la forma della Morte e la Morte sarà la
presenza/assenza, il filo conduttore di un’esistenza breve ma intensa, piena di contraddizioni.
2 ‐ 7 marzo 2010
ASSOC. CULT. ARTENOVA
C’ERA UNA NAPOLI
di Gino Auriuso
regia Gino Auriuso
scene e costumi Francesca Serpe
Questo spettacolo vuole essere un omaggio ad una delle città più belle del mondo, che ha contribuito, con
la sua musica, le sue canzoni e la sua arte poetica a rendere più armonioso e lucente il secolo passato. Si
ritroverà una Napoli affascinante e romantica che negli ultimi anni è stata sopraffatta dal lato oscuro della
stessa metropoli partenopea, quel lato oscuro che conduce alla violenza sanguinosa. Le liriche di Bovio, le
armonie di Tosti, i versi di Di Giacomo, il vernacolo di Viviani, i suoni di Murolo, tratteggeranno con
delicatezza tutta la messa in scena rendendola paragonabile ad un’ affresco di Giacomo Moretti. “C’era una
Napoli” non sarà una rievocazione malinconica e nostalgica, bensì un tributo ed un invito a ricordare a tutti
che “Napoli è la città della poesia!”.
COMETA OFF
Via Luca Della Robbia, 47 – Tel. 06 57284637
www.teatrodellacometa.it/off/cometaoff.htm ‐ cometa.off@cometa.org
da martedì a sabato 21:00
domenica 18:00
23 ‐ 28 marzo 2010
ASSOC. CULT. KIPLING
RASSEGNA CONCERTISTICA
direzione artistica Stefano Caponi
La rassegna concertistica vuole rappresentare un’apertura alla musica classica e contemporanea in quegli
spazi generalmente destinati al teatro. Si alterneranno sul palcoscenico concerti solistici e da camera
rigorosamente formati da giovani musicisti i quali avranno la possibilità di esibirsi in una vetrina romana di
ottimo livello. Tutti i concerti o spettacoli musicali saranno selezionati da una attenta direzione artistica del
Maestro Stefano Caponi.
6 ‐ 11 aprile 2010
COMPAGNIA OPERA PRIMA
ATTESE
regia Francesco Gigliotti
con Tiziana Battisti, Agnese D’Apuzzo, Francesco D’Atena, Maria Elena Lazzarotto, Zahira Silvestri
Lo spettacolo è ispirato al teatro dell’assurdo, dove i grandi temi della solitudine e dell’angoscia di esistere
vengono trattati, in realtà, con originalità e particolare ironia in un’atmosfera tra il lunare e il circense.
L’attesa è metafora del vivere contemporaneo che si sostanzia nei comportamenti dei personaggi di fronte
alla necessità di fornire, istante dopo istante, un senso qualsiasi della vita. Nel gioco della rappresentazione
l’uso della maschera della Commedia dell’Arte, d’influenza napoletana, si rivela come scelta essenziale
nell’alternarsi dei ruoli. Il senso del comico e del tragico dell’attesa trova, così, un equilibrio singolare
capace di misurarsi con i grandi temi della letteratura del Novecento.
13 ‐ 18 aprile 2010
COMPAGNIA TEATRO DELLA GIOSTRA
MOLTO RUMORE PER NULLA OVVERO LE NOSTRE MANI CONTRO I NOSTRI CUORI
di W. Shakespeare
regia Manuel Fiorentini
con Marco Zordan, Fosca Banchelli
Cosa succede se la commedia Shakespiriana più brillante si trasforma in una lotta tra le nostre mani e i
nostri cuori? I due innamorati che si amano litigando alla fine scrivono due sonetti d’amore di loro pugno.
Sul ritornello di Scripta manent…verba volant, mani contro cuori si sfideranno a colpi di Rock Pop in una
ambientazione moderna. Il gruppo dal vivo, i Blues Jackets, saranno la colonna sonora vivente dei drammi
dei personaggi, combattuti tra una vita ordinaria di vane glorie, il fascino del male e l’accettazione
dell’amore. In un mondo in cui le mani rappresentano la violenza, il lavoro, la scrittura, il potere, un canto
spassionato e corale per celebrare il sempre più fuori moda “AMORE”: sentimento borghese o perduta
riconciliazione con il cosmo?