L’ultima volta che vidi Afrodita Compagnia era più o meno il 2004, il luogo era lo stesso: il Teatro Orologio. E’ uno di quei teatri romani piccoli, dove la vicinanza moltiplica le emozioni, naturalmente quando lo spettacolo è in grado di crearle. In quell’occasione lo era. Afrodita compagnia mise il pubblico su due lati e gli attori in mezzo che apprivano e scomparivano da due entrate laterali, al centro la cucina della protagonista e il suo racconto. La casa degli spirtiti.
Fu uno spettacolo sorprendente per musicalità, passione e compiutezza registica, mi rimase per sempre nelle orecchie quel recitare impastato di tanti italiani diversi. Ora ritrovo Afrodita Compagniua ancora al Teatro Orologio con Teatro dei Popoli. Un progetto che permette alla compagnia, nata nel 2003 come estensione femminile del teatro Arabo Ebraico di Jaffa, quartiere di Tel Aviv dove ebrei ed arabi convivono, di continuare su quel tracciato che vede l’arte anche come sogetto testimoniante, come strumento di comunicazione civile.
In questa kermesse, intitolata Cuori a pezzi saranno presentati due episodi: Migration revue (i rifugiati) per la regia di Dani Horowitz e Struggimenti (le badanti) di Claudia Della Seta e Yossefa Even Shoshan, per la regia di Claudia Della Seta e Glenda Sevald. Entrambe le messe in scene nascono da due laboratori che la compagnia ha tenuto sul territorio, uno a Prato e l’altro a Roma. Vediamo più approfonditamente il contenuto dei due episodi:
Struggimenti -Le Badanti, è scritto da Yossefa Even Shoshan e diretto da Claudia Della Seta ed è una produzione completamente femminile realizzata in coproduzione con Officina Giovani di Prato. Struggimenti- Le Badanti è una favola nera e rosa ambientata allo stabilimento Il Destino, in Italia la notte prima delle elezioni. Pulsa De Lupa e Fathoumma si incontrano odiandosi a vicenda istantaneamente. Pulsa è oggi una signora dell’alta borghesia romana, immigrata dal Nord Africa in italia negli anni 60, Fathomma una homeless, ex punk girovaga dal dubbio passato psichiatrico. Tutte e due hanno fatto però lo stesso sogno: una barca “speciale” sta per venirle a prendere….per portarle via.
Migration Revue, scritto e diretto da Daniel Horowitz, drammaturgo israeliano, racconta e sovrappone le personali e diverse percezioni di un luogo, di un tempo, le vibrazioni e i patimenti dell’anima di chi vive fuori dal contesto. Nell’esplorare il sentimento dello spaesamento, dell’estranietà, dell’appartenenza o meno ad un luogo o ad un gruppo, si incontrano le storie personali. I rifugiati affiancati da attori professionisti, riflettono sulla condizione di vuoto, di mancanza, di sradicamento, di costante ricerca di equilibrio nel limbo della clandestinità.
dall’ 11 al 20 settembre 2009
Teatro dell’Orologio – Sala Grande
Roma
Struggimenti Le Badanti
di Claudia Della Seta Ispirato a “Le straniere” di Yossefa Even Shoshan Regia di Claudia della Seta e Glenda Sevald
con Rossella Ascolese, Maria Teresa Campus, Claudia Della Seta, Sofia Diaz, Valentina Kit, Annalisa Lanza, Mitrie Mundo, Moni Sultana.
Scene e costumi: Massimo Tomaino e Federico Polucci Consulenza musicale: Sebastiano Filocamo Consulenza all’illuminazione Giuseppe Tancorre
Migration Revue
di Dani Horowitz Da Yehuda Amichai, Slawovitz Mrozek, Israel Pinkas, Dimitri Verhulst
con Muhammad Ali, Azizallah Haidari, Ali Muhammad, Hasan Mahbub Rasul Hasan, Jim Mc. Manus, Mauro Marino, Olek Mincer, Stefano Viali
Scene e costumi: Gili Cochavi
Assistente alla regia: Sofia Diaz
Direzione tecnica: Massimo Tomaino
Tecnico Audio: Paolo Panella