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Omaggio a Jiří Kylián

jiri-kylian-last-touchproiezione del film
CAR-MEN
di Jiří Kylián e Boris Pavel Cohen
musica di Han Otten
con Sabine Kupferberg, Karel Hruska, Gioconda Barbuto, David Krugel

Holland Dance Festival
in collaborazione con Nederlands Dans Theater e Steps Festival (Ch)
LAST TOUCH FIRST
coreografia Jiří Kylián e Michael Schumacher
con Patrick Maurin, Kristen Cere , Natasa Novotna , Ester Natzijl , David Krugel, Jerome Meyer
musicaDirk Haubrich
luci Kees Tjebbes, Ellen Knops
scenografia originale Walter Nobbe
adattamenti Pink Steenvoorden, More Stage
costumi Joke Visser
sartoria Tina Tuit
tour manager Merel Eijkelhof

basato su “Last Touch” di Jiří Kylián per il Nederlands Dans Theater I (2003)
prima nazionale

in collaborazione con Duetto 2000, Roma

CAR-MEN

n terra ceca, tra miniere di carbone e lande desolate, quattro ballerini interpretano i personaggi archetipici di Bizet: Carmen l’eterna seduttrice, Don José l’innamorato, Escamillo il dongiovanni e la samaritana di buon cuore Micaela. Vestiti da bambini, rivivono il proprio passato e raccontano la loro storia in modo surreale e tragicomico. Attenta riflessione sulle tipologie umane, CAR-MEN sfrutta appieno le potenzialità del linguaggio cinematografico per costruire, attraverso il ritmo delle immagini, una metafora del tempo e della velocità, della quiete e del movimento, della giovinezza e della vecchiaia.

LAST TOUCH FIRST

Il paradosso della vita e della morte si dispiega sulla scena in meno di un’ora. Non ci sono risposte, certo, ma il tentativo di comprendere, come ci si attende da ogni grande opera d’arte.
La scenografia è ottocentesca: un salone polveroso, sospeso nell’eternità, “illuminato” dalla luce chiaroscurale di una candela, con drappi che coprono sedie, tavoli, e l’intero palcoscenico. Imprigionati nell’atto di una partenza, come personaggi di Cechov o Turgenev, sei ballerini si muovono in un tempo lento, all’interno di una vecchia casa di campagna avvolta da un alone misterioso. A partire da un tableau vivant, accompagnato dai potenti effetti sonori che interrompono il morbido pulsare della partitura di Dirk Haubrich, LAST TOUCH FIRST mette in scena, in un’estetica dilatata, i personaggi alle prese con i tanti rituali della quotidianità: riempire un bicchiere, leggere un libro, giocare a carte, stirare … mentre tormentate esitazioni affiorano a turbare la loro indolenza desolata. La coreografia costruisce un’atmosfera carica di tensione scossa continuamente da eventi inattesi, in un movimento circolare che, alla fine, riporta alle posizioni iniziali i danzatori, anime solitarie smarrite tra le pieghe del tempo.

in scena
dal 22 al 25 ottobre 2009
Teatro Valle

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