Toscana, ancora Toscana, l’avevamo preannunciato, mentre l’estate dei festival era alle prime battute, che questa regione sarebbe stata la più prolifica, o affollata, dipende da quale punto di vista si analizza l’argomento, per quello che riguarda manifestazioni a carattere teatrale o comunque performativo.
Oggi (1 agosto), con l’ultimo spettacolo de Gli Omini, comincia Visioni, una delle rassegne (insieme a Kilowatt Festival, Orientoccidente, Pievi & Castelli in Musica) appartenente alla rete Link Festival che collega e promuove i quattro eventi della provincia di Arezzo.
Rispetto agli altri festival, Visioni, nato nel 2000 e diretto da Alberto Spurio Pompili, è caratterizzato da una multidisciplinarità che mette in contatto Teatro (oltre a Gli Omini, Teatro Popolare d’Arte, Moni Ovadia, Teatro Necessario, Compagnia Riserva Canini), Circo (Tumble Circus, Full House) e musica(Gattamolesta, Orchestra Multietnica di Arezzo), con la danza osservata in modo didattico grazie allo stage coreografico (con spettacolo finale) tenuto nel post-festival da Sosta Palmizi.
Il direttore artistico descrive così quest’edizione di Visioni:
Un viaggio all’interno dell’ intero territorio della Valdichiana aretina con i bellissimi centri storici di Castiglion Fiorentino, Civitella della Chiana, Cortona, Foiano della Chiana, Lucignano, Marciano della Chiana, Monte San Savino, alcuni notissimi altri meno noti anche agli stessi abitanti del territorio aretino che nella antica cultura dei “campanili” toscani spesso ignora ciò che è dietro l’angolo. Ma non solo piazze,rocche e sagrati di antiche chiese, ma anche luoghi apparentemente meno “nobili” ma affascinati come la fattoria Cacciaguerra dove una antica chiesa un secolo e mezzo fa è stata trasformata in cantina, sede ora del Museo della poesia e che diventa per tre giorni palcoscenico di Visioni off/D.O.C.: una selezione di spettacoli di quello che oggi si definisce teatro di nuova generazione, anzi come lo abbiamo chiamato noi “di origine controllata”: attori con meno di 35 anni e di indubbie qualità. Un premio dedicato a Fabrizio Cruciani: 100 spettatori a sera fra cui 10 osservatori speciali che rimarranno per tre giorni a contatto (e a cena) con le compagnie per scoprire storie, motivazioni e particolari che possano arricchire il giudizio non limitandolo alla sola visione dello spettacolo. Spettacoli che hanno una drammaturgia originale con insospettati raccordi con il quotidiano ma di cui non sveliamo altro….
1 – 14 agosto 2009
Castiglion Fiorentino, Civitella della Chiana, Cortona, Foiano della Chiana, Lucignano, Marciano della Chiana, Monte San Savino (Ar)