E’ vero di festival teatrali ne abbiamo lo stivale pieno zeppo e dopo gli appuntamenti autunnali potremo iniziare a tirare le somme di una moltitudine di esperienze, forse troppo frammentate, forse geograficamente disordinate, il caso della Toscana è emblematico per l’accumulazione probabilmente esagerata di manifestazioni, ma sicuramente esempio di una vitalità artistica da non sottovalutare.
Ma la vitalità non è solo artistica i festival mettono in moto un’economia culturale non da poco, valorizzando anche un certo tipo di turismo e di territori. In questi mesi abbiamo visto animarsi numerose manifestazioni più o meno importanti, ma la discriminante, la caratteristica principale, che rende un festival unico o comunque determinante nel meccanismo dello spettacolo, soprattutto quando si parla di teatro di ricerca, è il contributo produttivo.
Es.Terni è una di quelle manifestazioni che non si limitano a chiamare tra i più interessanti nomi della scena e delle arti italiane o europee, ma dà un apporto produttivo imprescindibile per molte produzioni.
La quarta edizione del festival vedrà infatti 5 coproduzioni per Es.Terni, con progetti molto diversi tra loro: dall’astrattismo di Silvia Costa/Plumes dans la tete, ai Menoventi con il loro ultimo Postilla, spettacolo per una sola persona alla volta; passando per la ricerca di Sineglossa, iniziata già nell’edizione 2008, con Undo; e poi Fibre Parallele con l’ironico e straziante Fure de Sanghe; infine lo studio di Caterina Poggesi, Tangeri II, nato anch’esso come spettacolo per un solo spettatore.
In questi 10 giorni di contaminazioni varie che avranno come centro propulsore il nuovo centro culturale CAOS Centro Arti Opificio Siri, ci sarà spazio anche per le coreografie di Roberto Castello, Marina Giovannini con Samuele Cardin e il Gruppo Nanou.
Tra gli artisti italiani già affermati, anzi richiesti ormai anche all’estero, spiccano le presenze di Antonio Latella che porterà le sue dodici ore di Hamlet’s portraits e i Motus con Crac. Alle presenze italiane si aggiungono le ospitalità internazionali di Roger Bernat, regista spagnolo che analizza il ruolo dello spettatore, il giovane danzatore e coreografo portoghese Pere Faura, l’inglese Adrian Howells e gli architetti e designer olandesi del gruppo Refunc che realizzeranno un’installazione site specific. L’appuntamento è a Terni dal 18 settembre.
dal 18 al 27 settembre Terni – Caos: Via, Luigi Campofregoso 98 (e altre sedi) – www.ternifestival.it