Un certo signor G
dall’opera di Giorgio Gaber e Sandro Luporini
con Neri Marcorè
al pianoforte Silvia Cucchi e Vicky Schaetzinger
elaborazione musicale Paolo Silvestri
scene e costumi Guido Fiorato
luci Aldo Mantovani
regia Giorgio Gallione
produzione Teatro dell’Archivolto
in collaborazione con Fondazione Giorgio Gaber
Giorgio Gaber presenta Il signor G nella storica sala di via Rovello nel gennaio del 1971.
Il Teatro dell’Archivolto di Genova lo ripropone come un excursus, sotto l’attenta guida di Giorgio Gallione, nell’universo gaberiano, dalle prime esperienze teatrali, quelle di Dialogo tra un impegnato e un non so, Far finta di essere sani, Anche per oggi non si vola (tra il 1970 e il 1974), fino all’ultimo disco del 2003.
Un viaggio-omaggio che procede per monologhi e melologhi, musiche e canzoni, iscritto nella forma stilistica del ‘teatro canzone’, felice invenzione gaberiana, geniale strumento di decifrazione delle sfrangiature e delle nevrosi della contemporaneità.
Neri Marcorè è solo sul palcoscenico, accompagnato da due pianiste, Silvia Cucchi e Vicky Schaetzinger, nell’elaborazione musicale, quasi concertistica, di Paolo Silvestri, a riscoprire un’opera, quella di Gaber e Luporini, da considerare ormai un “classico moderno”, riflessione, ironica e malinconica a un tempo, sul destino dell’uomo, smarrito tra contraddizioni, utopie e paure, solo, di fronte al paradosso di un’asfissiante normalità.