da Franz Werfel
testo e regia Gabriele Lavia
Produzione Teatro di Roma
con Gabriele Lavia ed attori in via di definizione
Compagnia Lavia Anagni
La vicenda si svolge tutta in un giorno, il 7 ottobre 1936. è la data in cima a una lettera vergata con una “Scrittura femminile azzurro pallido” che riceve Leon, protagonista della nostra storia. Questa lettera fa riaffiorare, al suo cuore “guasto e doppio”, la colpa di un amore, “archiviato” dalla coscienza e cancellato dalla memoria, verso una “intellettuale ebrea” da cui ha avuto un figlio che non ha mai visto, né conosciuto mentre era già sposato con una donna ricchissima, potente e bellissima.
Siamo a Vienna e nella vicina Germania sono iniziate le persecuzioni del Reich contro gli Ebrei. La nostra storia (dal mattino alla sera) diventa un processo alla coscienza di una società e di un mondo: il racconto simbolico di un’epoca che precipita, per mediocrità morale e desiderio di benessere, verso la tragedia del Nazismo.