di August Strindberg
drammaturgia e regia Monica Conti
con Michela Martini, Federico Manfredi, Silvia Ajelli, Greta Zamparini,Alessandro Lussiana, Nicola Stravalaci
l’aRt e teatro out off
Pasqua è una delle opere più insolite, meno note e meno rappresentate di August Strindberg. L’unica che si conclude con un segnale di speranza. Scritta nel ‘900, racconta un vissuto famigliare in un arco temporale particolare: sono i tre giorni che precedono la Pasqua, giovedì, venerdì e sabato santi. Un giorno per ogni atto, tempo di passione, quella di una famiglia isolata dal mondo e chiusa in sé per vergogna e paura.
Segnati dai marchi dell’infamia sociale, la galera, la pazzia e la miseria, gli Heyst si nascondono dal temibile Lindkvist, creditore del padre, in carcere per debiti. Lindkvist nel loro immaginario si trasforma in un orco terribile, del quale anche solo il rumore dei passi li rende come bambini sperduti nel bosco, sopraffatti dalla paura. Ma, alla fine, sorprendentemente e ironicamente il lieto fine. Il maestro geniale e nevrotico pare dire a sé stesso e agli altri: è l’occhio nero che ingigantisce il negativo. Basta cambiare occhio, usare quello bianco, e può tornare la pace, può esserci resurrezione.