da Lunga notte di Medea di Corrado Alvaro
adattamento Giancarlo Cauteruccio e Patrizia Zappa Mulas
regia Giancarlo Cauteruccio
con Patrizia Zappa Mulas, Fulvio Cauteruccio, Giancarlo Cauteruccio
Compagnia teatrale Krypton, magna Grecia teatro Festival, assessorato alla Cultura – Regione Calabria, mibaC – dipartimento dello Spettacolo, Regione toscana, Scandicci Cultura, Comune di Firenze
in collaborazione con Fondazione teatro Metastasio di Prato, Fondazione Corrado Alvaro – San luca RC
Medea e la luna da Lunga notte di Medea di Corrado Alvaro, nasce come omaggio allo scrittore calabro. È un’opera che propone una eroina tragica nuova rispetto a quella creata da Euripide o immaginata successivamente da Grillparzer, in cui è possibile cogliere una spiazzante contemporaneità. Medea, incarnata da Patrizia Zappa Mulas, è nelle parole di Alvaro “un’antenata di tante donne che hanno subito una persecuzione razziale e di tante che, respinte dalla loro patria, vagano senza passaporto da nazione a nazione, popolano i campi di concentramento e i campi di profughi”. Una donna che si aggira tra le macerie del proprio amore negato e frustrato, rivendicando la propria autonomia nel non soggiacere a un percorso predestinato. Cauteruccio ne fa una riscrittura in cui le parti recitate si alternano e si compenetrano con parti cantate e sostenute da musiche originali. Sonorità ancestrali legate alla terra, alla memoria attraverso strumenti quali fisarmonica, tamburi e flauti che scandiscono i ritmi arcaici e che supportano una vocalità antica, fatta di melodie semplici e profonde.