Max Gericke
La più gran parte della vita è vita passata, meno male
di Manfred Karge
con Elisabetta Pozzi
traduzione e messa in scena Walter Le Moli
costumi Susanna Montecolli
scene Tiziano Santi
luci Claudio Coloretti
trucco Cinzia Costantino
produzione Fondazione Teatro Due
La straordinaria Elisabetta Pozzi in un capolavoro senza tempo.
Un uomo anziano, sprofondato in una poltrona. Riaffiorano i ricordi, le memorie di una solitudine lunga quarant’anni, brandelli di vita chiusi in un segreto che emerge a poco a poco. Ispirato ad un caso realmente accaduto, Max Gericke è la storia di Ella, che a poco più di vent’anni si ritrova vedova, sola, nella Repubblica di Weimar in piena crisi economica dopo la fine della Prima Guerra Mondiale.
Per non perdere il lavoro di Max, Ella si sostituisce al marito nascondendo la propria identità, rinnegando la propria femminilità.
Solo alla fine della sua esistenza, nell’abbandono di una modesta casa di pensionato, Ella rimette insieme i frammenti della propria vita, rimpiangendo un universo al femminile tenuto accuratamente nascosto e sostituito dalla gretta brutalità del mondo degli uomini.Con una straordinaria Elisabetta Pozzi che a più di dieci anni dall’ultima messa in scena interpreta un capolavoro senza tempo.