di Carlo Goldoni
regia Luca De Fusco
con Eros Pagni,
Gaia Aprea, Max Malatesta, Anita Bartolucci, Alvia Reale, Paolo Serra, Enzo Turrin
musiche Nino Rota
adattamento Luca De Fusco e Antonio Di Pofi
scene Antonio Fiorentino
costumi Maurizio Millenotti
elaborazione musicale Antonio Di Pofi
coreografie Alessandra Panzavolta
luci Emidio Benezzi
Teatro Stabile del Veneto, Teatro Stabile di Catania, Fondazione Antonveneta
con il sostegno del La Biennale di Venezia
Lo spettacolo racconta di una scalcinata e scombinata compagnia degli anni ‘50 che vuole portare a Smirne un avanspettacolo ambientato nel ‘700, in parallelo con la vicenda immaginata da Goldoni che mette scena le vicende di una compagnia lirica di terza categoria. “Mi hanno colpito le analogie tra i personaggi dell’Impresario e quelli che popolano il mondo dei primi film di Fellini – sottolinea De Fusco – ed è sorprendente la precisione con cui Goldoni disegna i suoi bozzetti sociali, molto simile a quella dei caratteri del cinema felliniano. Penso, ad esempio, a La strada o a Le notti di Cabiria.
Per la prima volta De Fusco mette in scena uno spettacolo “metateatrale”, sostenuto dalla leggerezza di due geni come Rota e Fellini, che come pochi hanno saputo creare nella dimensione di una “allegra malinconia”. L’impresario delle Smirne sarà interamente ambientato in un teatro, sostituendo le camere d’albergo immaginate da Goldoni con i camerini della compagnia, in una messa in scena tutta in rosso – dai costumi di Maurizio Millenotti alle scenografie di Antonio Fiorentino.