di Aristofane
traduzione Letizia Russo
regia Antonio Latella
con Marco Cacciola, Annibale Pavone, Maurizio Rippa, Massimiliano Speziali
scene e costumi Annelisa Zaccheria
suono e musiche Franco Visioli
ideazione luci Giorgio Cervesi Ripa
produzione Teatro Stabile dell’Umbria
Un testo dell’antica drammaturgia greca che oggi appare come una delle più riuscite opere di Aristofane per la capacità di trasferire situazioni contingenti in una dimensione universale, eternando il perenne conflitto delle generazioni e il problema di una società che ha smarrito il senso del giusto, temi trattati da Aristofane con il genio di una satira acuta.