di Antonio Tarantino
regia Antonio Calenda
con Giorgio Albertazzi, Daniela Giovanetti
teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia
Con l’attualissimo e inquietante la casa di Ramallah, Antonio Calenda affronta per la prima volta Tarantino e tocca un tema sensibilissimo: il testo infatti rappresenta le ore che un padre e una madre trascorrono sul treno accompagnando la loro figlia nel luogo in cui si farà esplodere.
Il treno interregionale su cui i tre viaggiano, annulla la distanza fisica e di pensiero fra la nostra realtà e quella del mondo arabo. Il dialogo irragionevole eppure toccante fra i tre, fitto, dolente, pieno di autosuggestioni e fanatismi, ma anche di verità del cuore, è quanto verrà rappresentato da tre interpreti di grande talento. Il protagonista maschile, possiede la raffinatezza e le profondità espressive di Giorgio Albertazzi.