regia Armando Punzo
con Leonardo Capuano e Nicola Rignanese
Carte blanche/Volterrateatro – armuniaFestival
Ci siamo allontanati dalle strade assolute dove i personaggi erano nati, quelle strade della pagina scritta che ha immortalato la folgorante tragedia del Riccardo III, e sfuggiti alle parole di Shakespeare
abbiamo incontrato altre e nuove figure che smascherano la fragilità del potere e le sue contraddizioni. Sono come puri spiriti incorporei, vagano nella notti a fianco dell’umanità che li ha generati e che non li riconosce più. Personaggi-simbolo che raccontano quegli aspetti meno espliciti della tragedia scespiriana, liberi di
quella libertà disperata e tragicomica di personaggi arresi al loro destino di essere misconosciuti anche dal loro stesso autore. Si esalteranno, piangeranno questo loro destino infame e ridicolo, avranno
ancora sogni che resteranno tali, mostreranno il tragico e il comico di ogni essere umano. Faranno profezie che risulteranno un groviglio di pazzia e magia.
Assomiglieranno all’umano di cui cercano il calore e il contatto, perché in quanto figure impalpabili e fantasmatiche sono lì a ricordarci – a noi spettatori – la nostra stessa possibilità di pazzia e di magia. Da questa dissociazione di una vita oltre la vita, irrappresentabile, il gioco della rappresentazione.