banner Veleia Teatro Festival 24
banner NidPlatform 2024
banner Veleia Teatro Festival 24
banner Veleia Teatro Festival 24
banner NidPlatform 2024

Chinese Coffee

di Ira Lewis
traduzione Letizia Russo
regia Pierpaolo Sepe

con Max Malatesta, Paolo Sassanelli

Nuovo Teatro Nuovo in collaborazione con Festival teatrale di Borgio Verezzi

Di una sconfitta non bisogna vergognarsi. Una sconfitta ha la stessa dignità di una vittoria. Non bisogna aver paura di perdere. È pericoloso invece cercare di vincere comunque. Rinunciare al motivo stesso per cui si gioca. Pur di vincere. Inseguire il consenso. Per poi affermare un sé stesso che non c’è più. Che è sparito nel compiacere pensieri altrui. Che è sparito nell’affanno della rincorsa. Smarrire il proprio sguardo. Il proprio modo di osservare e di sentire. È molto peggio che perdere. Non possiamo vincere tutti. Alcuni di noi sono destinati a perdere. Va bene così. L’importante è giocare con lealtà e correttezza. Moralità è un sostantivo dal sapore sovversivo. La sola rivoluzione possibile.

Questo spettacolo vuole raccontare di un tempo in cui gli uomini vendevano loro stessi, i propri sogni, i valori più sacri e inviolabili, in nome del mercato. Un tempo di oscurità e dolore. Ma anche di riscossa e speranza. Il nostro tempo. Ora.

Telegram

Iscriviti gratuitamente al nostro canale Telegram per ricevere articoli come questo

Pubblica i tuoi comunicati

Il tuo comunicato su Teatro e Critica e sui nostri social

ULTIMI ARTICOLI

Tim Crouch. L’immaginazione aumentata

Alla Biennale Teatro 2024 Tim Crouch porta Truth’s a Dog Must to Kennel, riflessione sulla relazione tra reale e virtuale, indagando il potere dell'immaginazione...