Sarà il festival del suono, della voce, della musica e musicalità; sarà il festival che occuperà pacificamente e culturalmente gli spazi di Santarcangelo; sarà un festival di teatro di piazza, di teatro di strada, di teatro performativo, di nuove creazioni; sarà anche il festival di Chiara Guidi (Socìetas Raffaello Sanzio), direttrice artistica di questa 39a edizione.
C’è una chiara idea di ritorno alle origini con la denominazione Festival Internazionale del Teatro in Piazza, ma la spinta verso il futuro dei linguaggi performativi è chiara e visibile nel programma, ed è proprio questa ambivalenza e contraddizione ad essere interessante: l’apertura, il ritorno in piazza, ovvero riportare il teatro a tutti, tramite incursioni.
Ma tutto parte dal suono come ci spiega Chiara Guidi:
Per alcuni di noi il suono, come una macchina che esce dallo spirito, può concepire e manifestare la forza di uno spazio, può renderlo possibile, visibile; come succede in teatro con la prima luce che appare sul palco, capace di creare un luogo gravido di promessa. Santarcangelo 39 parte da qui, da questa concezione di teatro che la musica mette in campo, diventando la forma stessa di un’opera in potenza. Abbiamo voluto vedere il teatro da questa angolazione, ripensarlo come luogo dello sguardo che i timbri e i toni del suono manifestano, proprio qui, nella prima città italiana che, pur non avendo un solo edificio teatrale, ha creato un festival di teatro trentanove anni fa.
Le installazioni e le performance di strada teatralizzeranno i luoghi urbani, le orchestrazioni faranno risuonare ogni angolo. dagli Stati Uniti Richard Maxwell e Arto Lindsay (a uno l’apertura a l’altro la chiusura del festival); e ancora sul suono lavoreranno Alvin Lucier (Usa), Phil Minton (Uk), Lawrence D. “Butch” Morris (Usa), Lawrence Abu Hamdan (Uk).
I linguaggi si sparpagliano in tutte le direzioni, troviamo così le performance illuminotecniche degli Apparati effimeri, ancora il suono e le sue origini con Fanny & Alexander, i Mutaimago che presentano una nuova creazione nata appositamente nell’ambito del festival, gli Ortographe. Dall’inghilterra Felix Thorn e le sue macchine teatrali, che troveranno forse un dialogo con quelle dei Masque Teatro. In tutto questo (e non ho citato tutto) c’è spazio per la voce “interiore” di Arnoldo Foà, e per un’operazione di “Teatro anatomico infantile” ad opera di Chiara Guidi e Scott Gibons.
Un osservatorio critico gestito da AltreVelocità e dal comitato critico del Festival avrà il compito di aggiornare, raccontare e ragionare di giorno in giorno in maniera, naturalmente, multimediale.
vai al programma del festival sul sito www.santarcangelofestival.com