L’estate romana del teatro si profila dura e triste, almeno da quello che si legge sul programma della storica manifestazione. Quest’anno gli appuntamenti sono pochi e quelli che ci sono sicuramente non stupiscono per novità. Vengono privilegiati gli attori solisti e il cabaret quasi a voler appiattire una cultura teatrale invece molto eterogenea e vitale.
Non c’è in programma una manifestazione come Contemporaneamente ad esempio, che già nell’anno passato con difficoltà era riuscita ad organizzare un’interressante rassegna di teatro contemporaneo al Parco degli Acquedotti, memorabile la prima edizione, quella del 2007, con spettacoli di Mutaimago, Fortebraccio Teatro e Remondi e Caporossi, solo per citarne alcuni. Quest’anno niente rischi, dunque niente di nuovo, pochissimi spazi per le culture alternative, per i movimenti e i linguaggi che hanno qualcosa da dire.
Però come sempre non manca lo spazio per le Serate d’attore a Villa Doria Pamphili (fino al 31 luglio), o il Giulio Cesare recitato tra le belleze di Roma antica (fino al 12 luglio al Foro di Cesare), vi chiederete, tra rivisitazioni e drammoni storici, cosa si salva. Veramente poco per adesso, sospendiamo il giudizio fino a quando i programmi di tutti gli eventi saranno definiti, per ora non ci rimane che segnalare alcuni eventi: primo fra tutti il Festival Teatrale del Pigneto (in partenza martedì 30 giugno con Me vojo sarvà di Eleonora Danco), quest’anno all’interno della manifestazione sulla lettura Io leggo, il Festival Internazionale del Teatro Urbano di Abraxa Teatro e Anomalie organizzato al Parco di Villa Meda da Kollatino Underground e Tony Clifton Circus.