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Il 13 e 14 ottobre Teatro Argentum potabile al Little Bit Festival. #sponsor

COMUNICATO STAMPA

IL 13 E 14 OTTOBRE

TEATRO ARGENTUM POTABILE

APPRODA AL LITTLE BIT FESTIVAL

CON ‘LA TERRA DI LI ROSI’ E ‘SEMPRE TUA’

Doppio appuntamento, a Livorno, all’interno del Little Bit Festival, per la compagnia del Teatro Argentum Potabile, con due spettacoli: ‘La terra di Li Rosi’ e ‘Sempre Tua’ , regia curata da Antonella Caldarella. Le performances teatrali si terranno nel Nuovo Teatro delle Commedie, in via Giuseppe Maria Terreni, 3, alle ore 19,15.

Per Teatro d’autore, l’associazione Pilar Ternera, organizzatrice del Festival, ha inserito questi due testi curati e messi in scena da Antonella Caldarella con musiche di Steve Cable. Temi forti affrontati con spirito critico, ma che lasciano aperta la porta alla speranza, perché il sole comunque riesce sempre a squarciare il velo dell’omertà, della giustizia.

La Terra di Li Rosi’ uno spettacolo che racconta la storia della Sicilia attraverso ‘u’ cuntu’. In scena la narratrice Antonella Caldarella che intrattiene la platea con dei cunti storici. I protagonisti sono non solo i personaggi che hanno giocato un ruolo determinante nella storia della Trinacria, ma gente comune che di solito è relegata ai margini della società. Storie di uomini e donne, lotte, amori, passioni, dolori e coraggio che ti catapultano all’interno della storia dell’Isola, non da estranei, ma per comprendere, riflettere e nutrire le radici nascoste che legano il popolo siciliano alla propria Terra attraverso le travagliate vicende che si sono susseguite nei tempi più lontani.

Giorno 14 ottobre, andrà in scena ‘Sempre tua’, scritto e diretto da Antonella Caldarella con musiche di Steve Cable. L’autrice-interprete e regista racconta la storia di una ragazzina di nome Bianca che si innamora di un uomo, affascinante. Una storia d’amore vissuta come donna, moglie e madre, ma all’improvviso la bolla edulcorata scoppia e l’amore si trasforma in possesso violenza e infine omicidio. Le continue variazioni di atmosfera, le evocazioni tragi-comiche delle figure della Madre e della Nonna, la graduale discesa negli inferi della violenza domestica (giustificata quasi fino alla fine dalla stessa vittima) ed infine la sorpresa finale sulla vera natura di ‘Bianca’ vengono accompagnate da una colonna sonora originale suonata dal vivo, garantendo un’esperienza teatrale di sicuro impatto emotivo.

Antonella Caldarella sottolinea come “Il teatro deve solleticare le coscienze degli spettatori, mettendo a nudo le realtà spesso amare che ci circondano. Ho scritto questi due testi in momenti diversi della mia vita, ma l’obiettivo era scuotere le coscienze. Da una parte, far conoscere la storia della Sicilia, attraverso la narrazione tipica e antica del cuntu. perché attraverso di essa si spiega l’origine della nostra cultura e dall’altra mettere l’accento sempre più su un fenomeno sociale dilagante che è quello del femminicidio. Oggi è un vero allarme, considerando che dall’inizio dell’anno a oggi sono state uccise circa 82 donne”.

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